cropped-cropped-Logo-Laura-Finale.jpg

LauBibs.com

Visitare il Parco Vergiliano a Napoli

Questo è il mio primo articolo che scrivo sul verde napoletano e le sue bellezze naturali.
Come ben sapete adoro il capoluogo partenopeo, ma devo riconoscergli una pecca, ovvero la quasi totale assenza di verde cittadino di cui è invece ricca la mia Bologna.
In queste righe vorrei far sì che possiate visitare con la mente il Parco Vergiliano a Napoli, uno fra i pochi polmoni verdi della città, sconosciuto a molti suoi abitanti e visitato da Giuditta, Giulia, Libera e me a metà Giugno.
Il Parco Vergiliano racchiude arte, cultura, storia e botanica. E’ una piccola chicca che a mio avviso merita assolutamente una visita.
Ma, prima di varcare la sua cancellata, percorrerete con me il più famoso lungomare italiano. Mi auguro possiate provare, leggendo queste righe, le emozioni da cui sono sopraffatta ogni volta che vi passeggio!

Partenza da Piazza del Plebiscito

Scegliete una bella mattina soleggiata e iniziate il percorso da Piazza del Plebiscito.
Piazza del Plebiscito è la più estesa di Napoli e si trova nel cuore del suo centro storico.
Ricordo che, la prima volta che la vidi, rimasi stravolta dalla sua estensione e dall’imponenza di quel lungo colonnato che abbraccia la Basilica di San Francesco di Paola.
Tanti sono i cani sguinzagliati dai propri padroni che ogni giorno corrono sui sampietrini.
Tanti i coraggiosi che, bendati, tentano di attraversare la piazza in linea retta, dal Palazzo Reale di color rosso pompeiano, verso la chiesa. La leggenda narra che la Regina Margherita concedesse la salvezza ai prigionieri qualora riuscissero nell’impresa: nessuno ce la faceva a causa di una maledizione lanciata dalla stessa sovrana.
I gabbiani compiono cerchi e volute sulle vostre teste; qualcuno, sulle scale del sagrato, legge il giornale.


Laggiù, affacciati alle vetrate del Caffé Gambrinus, i turisti contemplano questa bellezza addentando una gustosa zeppola di San Giuseppe; perchè non fate colazione lì anche voi?

Percorrendo il lungomare

Imboccate ora Via Cesario Console e iniziate ad ammirare ciò che si svela ai vostri occhi.
Siete nel quartiere di Santa Lucia: i bei palazzi a destra conferiscono al viale un’aria signorile. Alla vostra sinistra, se non c’è foschia, intravvedete il porto di Napoli e a seguire il Vesuvio e la Penisola sorrentina. Quando arrivate sul lungomare fermatevi a scattare qualche foto, chiudete gli occhi e respirate.
Proseguite ora per Via Nazario Sauro e godetevi la vista. Il mare è lì vicino a voi. Si vendono taralli caldi e birre ovunque: se vi va, fermatevi a consumarli seduti sugli scogli.

Castel dell’Ovo

Avanzate verso Borgo Marinai: è un insieme di viuzze che sorgono sull’isolotto di Megaride, sovrastate da Castel dell’Ovo.
La vita del borgo si sviluppa attorno al suo porticciolo che supporta l’attività di numerosi circoli nautici e che ora ospita vele, yacht e motoscafi turistici. Se passate di qui, vi suggerisco di fermarvi a mangiare in un buco-locale di cui ho rimosso il nome. Cercate uno strano posto che fa anche da bar e tabaccheria: ricordo di avervi mangiato, diversi anni fa, i migliori polipetti alla Luciana di tutta la mia vita.


Incamminatevi ora verso l’entrata di Castel dell’Ovo che, nella sua imponenza, sovrasta l’intero borgo.
La storia e fama del castello sono legate ad una famosa leggenda tramandata nei secoli.
Si narra che il poeta Virgilio nascose un uovo custodito all’interno di una gabbia nei sotterranei del castello. Proprio da quell’uovo dipendono tuttora la sorte della città di Napoli: insomma, se subisse qualche danno sarebbero dolori!
Oggi, purtroppo, si accede gratuitamente al castello solo tramite prenotazione che potrete effettuare cliccando qui. Salite verso la terrazza e guardatevi intorno. La vista è pazzesca, riuscite ad ammirare tutto il golfo: da Posillipo al Vesuvio e oltre.

Via Partenope e il lungomare Caracciolo

Lasciatevi alle spalle Borgo Marinai e proseguite lungo la costa verso Nord: è qui che ha inizio il vero lungomare. Percorrete Via Partenope: il suo ampio marciapiede permette di passeggiare in tranquillità senza il rischio di essere disturbati dai mezzi in corsa, a parte forse qualche monopattino!
Alla vostra destra si susseguono ristoranti e hotel di lusso che si affacciano direttamente sul mare. Sostate al n.8 di Piazza Vittoria nella Pizzeria Vincenzo Capuano e, se l’orario lo consente, gustate una delle pizze secondo me più buone di Napoli.
Via Caracciolo, da cui prende il nome il lungomare, è ora tutta vostra. A destra è racchiusa nel verde un pò lasciato andare la Villa Comunale assieme all’Acquario di Napoli, a sinistra il mare si estende a perdita d’occhio. Qui, su piccoli piazzali in cemento fra ammassi di scogli, gli scugnizzi si tuffano e giocano. Qualche pescatore vende invece il suo bottino.


Potrei suggerirvi di continuare la passeggiata fino a Via Mergellina e il porticciolo di San Nazzaro, ma questa è un’altra storia: vi tocca tagliare verso l’interno!

Parco Vergiliano a Piedigrotta

Lo so, è sempre traumatico lasciare il lungomare. Non disperate perchè questo itinerario ha ancora tante emozioni in serbo per voi.
Imboccate Via Giambattista Pergolesi e dopo circa 150 metri girate a sinistra in Riviera di Chiaia che continua poi su Via Piedigrotta. Proseguite dritto, non potete sbagliare. Dopo circa 500 metri, subito prima della Galleria Piedigrotta, trovate sulla vostra sinistra la cancellata del Parco Vergiliano.
Dissipiamo subito un enorme dubbio che attanaglia anche molti napoletani. Il Parco Vergiliano a Piedigrotta non è il Parco Virgiliano di Posillipo! State attenti a quella “e” e a quella “i”!
Immergetevi nella fitta vegetazione risalendo il viale alberato. Subito verrete inghiottiti da un silenzio quasi surreale, interrotto solamente dal cinguettare degli uccellini. Pensate: vi trovate in una delle zone più trafficate della città e non sentite il rombo di motore di una sola auto!

Fra storia e bellezza

Prima proprietà privata poi annesso allo Stato, il Parco Vergiliano ospita quelle che si presuppone siano le spoglie dei due famosi poeti Virgilio e Giacomo Leopardi.
All’entrata del parco, vi accoglie una lapide su cui è inciso un elenco delle principali fonti termali della città in cui nel corso del ‘600 si curavano numerose patologie.
Percorrendo il viale principale, tendenzialmente in salita, si giunge alla maestosa tomba del poeta Leopardi. Circondata da ginestre e collocata davanti all’entrata di una grotta tufacea, la tomba si presenta sotto forma di enorme monumento marmoreo con base quadrata.


Rimanete lì a fare qualche foto immersi nel verde e riprendete il percorso. Vi imbatterete così in una ripida scalinata. Fate attenzione a salire: la vegetazione è padrona e i rami invadono tutto il suolo calpestabile!
Incontrate sulla vostra destra il condotto dell’acquedotto augusteo del Serino: inoltratevi all’interno della grotta e ammirate alcuni resti di affreschi medievali e di una chiesa, godendovi la temperatura fresca.
Proseguite risalendo altri scalini che vi conducono ad una sorta di terrazzamento panoramico. E’ assurdo come il Vesuvio riesca sempre ad apparire in tutti gli scorci. Lui è lì, non vi abbandona, fa quasi capolino dalla ricca vegetazione.


La tomba di Virgilio appare un pochino pericolante: collocata sotto la terrazza, è una struttura di cemento sormontata da una grossa volta a botte visibile dall’alto.
Ora fate il percorso a ritroso, scendendo le scale. Poco avanti vi imbattete nella Crypta Neapolitana, chiamata anche Grotta di Pozzuoli o Posillipo, purtroppo chiusa al pubblico per ragioni di sicurezza. In epoca romana, essa collegava la zona di Mergellina a quella di Fuorigrotta.
Prendetevi il vostro tempo per passeggiare lungo i vialetti e leggere informazioni sui tanti tipi di piante e fiori che il parco accoglie.
Il verde di Napoli è così: ti rapisce e per un pò dimentichi di trovarti nel caos di una metropoli.

Consigli pratici

Qui sotto vi lascio alcuni suggerimenti utili per percorrere l’itinerario proposto e visitare al meglio il parco.

  • Il percorso prevede una passeggiata di circa due ore se procedete con calma, fermandovi a fare qualche foto.
  • Se pensate di mangiare qualcosa, le tempistiche si allungheranno.
  • Suggeriamo vivamente di godervi il lungomare a piedi anche se impiegherete più tempo per arrivare a destinazione.
  • Il Parco Vergiliano è raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Scegliete la linea bus n.140 o n.151 dalla fermata Acton, vicino Piazza del Plebiscito, in Via Cesario Console. Da lì, scendete a Bruno-Sannazzaro dopo 18-20 minuti di tragitto e raggiungete il Parco in circa 5 minuti di camminata.
  • Se pensate di fare la passeggiata sul lungomare in estate, armatevi di abiti freschi, protezione solare, copricapo e tanta acqua. La brezza dà una mano ad affrontare il percorso ma il sole picchia forte!
  • L’entrata al Parco Vergiliano è gratuita.

Cliccate sul pulsante qui sotto per inoltrarvi nei Quartieri Spagnoli!

Avete trovato l’articolo interessante? Se vi va condividetelo sui social, lasciate un commento ed iniziate a seguirmi.
Alla prossima!










Tabella dei Contenuti

Laura Bovi
Ho deciso di battezzare il mio piccolo mondo digitale con una combo dei soprannomi 
più simpatici attribuiti alla sottoscritta: uno richiama il nome, l’altro il cognome.
Ecco
chi sono: Laubibs. 
Condividi l'articolo
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *