Di ritorno da un weekend a Roma l’anno scorso, in treno non avrei avuto nulla da fare se non fissare il vuoto o dormire.
Avevo da tempo desiderio di leggere questo romanzo e, trovandolo per caso nella libreria di Termini, è venuto a Bologna con la sottoscritta.
Sicuramente la copertina che raffigura tanti libri nei miei colori preferiti ha contribuito a spingermi all’acquisto e allo stesso tempo cela, col suo stile allegro e movimentato, le sensazioni che può far vivere la biblioteca di mezzanotte, tra la vita e la morte.
Informazioni editoriali
Titolo: La biblioteca di mezzanotte
Autore: Matt Haig
Pagine: 329
Prezzo cartaceo: 18 euro (Edizioni e/o)
Prezzo ebook: 12 euro circa
Trama
Nora Seed, giovane donna inglese, decide di farla finita.
In trent’anni di vita, la ragazza ha vissuto solo fallimenti. Non è riuscita a sfondare nel mondo del nuoto agonistico, come sarebbe stato desiderio di suo padre, né ad affermarsi come rockstar assieme al fratello con cui non ha più rapporti. E’ commessa da diverso tempo in un negozio di musica il cui proprietario decide di allontanarla poiché il suo stato d’animo triste condiziona molto l’ambiente di lavoro.
Nora si rinchiude in casa, senza nessuno al suo fianco: la migliore amica Izzy è partita per l’Australia e non si fa più sentire. Come se non bastasse, la notizia della morte del suo gatto Voltaire è la goccia che fa traboccare il vaso e non le fa reggere la disperazione che l’assale.
Tenta improvvisamente il suicidio ma qualcuno le accorre in soccorso: tra la vita e la morte, in uno strano limbo spaziale, Nora si trova catapultata in una strana biblioteca, esattamente a mezzanotte. Lì c’è Mrs Elm, bibliotecaria di quando era studentessa, che le rivela cosa ci faccia in mezzo a tanti libri. Questi non racchiudono altro che varie versioni della vita di Nora che lei stessa potrebbe vivere agendo in maniera differente. Nora ha quindi la possibilità di trascorrere tutte le esistenze che desidera aprendo i libri e “buttandocisi” dentro, per poi rimanere nella vita che più la appaga.
Per Nora questa sarebbe un’occasione imperdibile per azzerare i suoi rimpianti e poter iniziare a condurre una vita perfetta, ma…
Cosa ne penso
Partendo dagli aspetti più tecnici, lo stile del romanzo è lineare ma molto cinematografico: l’autore alterna capitoli brevi, spesso costituiti solo da poche parole, a momenti narrativi lunghi e scorrevoli. Le descrizioni di personaggi e situazioni sono molto dettagliate.
Il libro di Haig potrebbe essere considerato una medicina per chi sta attraversando un periodo difficile e ritiene che la propria vita non abbia particolare valore. L’intento dell’autore è quello di parlare di argomenti complessi e purtroppo sempre attuali quali la depressione e gli stati d’ansia.
Il libro vuole far comprendere che la cura per chi non riesce a trovare motivi validi per esistere sia cambiare il proprio modo di vedere le cose e comprendere la realtà che ci circonda. Il tema non è molto originale ed il finale risulta perciò scontato, poichè il romanzo ha poco altro da aggiungere a chi ha già elaborato questa consapevolezza.
Il personaggio di Nora Seed vuole raccontare al lettore un suo stato d’animo, vuole sfogarsi con lui. Di lei si sa tanto non solo perché viene presentata in tante esperienze di vita diverse, ma anche perché si ha sempre l’accesso ai suoi pensieri e alle sue emozioni.
La scelta forse più originale da parte dell’autore è quella di far riabilitare la protagonista attraverso le sue vite parallele. Nora pensa così di poter essere tante cose diverse e può immaginare che esistano versioni della sua esistenza in cui possiede altro, vive altro; tutto ciò la rende persona differente. Perché, in fondo, ognuno di noi è in continua e costante trasformazione. Il libro ce lo ricorda e questo è piacevole.
Consiglierei questo romanzo a persone di tutte le età ma onestamente non lo rileggerei una seconda volta.
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Alla prossima!