Quando mi si chiede quale sia il mio mare preferito, vado sempre in crisi.
Cervia e la Riviera romagnola sono la mia seconda casa ma si sa, l’acqua dell’alto Adriatico ha sempre lasciato a desiderare.
Mi metto allora a pensare e, nonostante abbia visto tanti mari mozzafiato, il cuore finisce sempre in Sardegna. Visitata per la prima volta a 20 anni, mi sono allora ripromessa di conoscerla tutta, un pezzettino alla volta, da nord a sud, da est a ovest.
La Sardegna è una terra variegata.
I paesaggi sono brulli e verdeggianti, le sue coste alte e rocciose o piatte e sabbiose.
L’acqua vira dalle sfumature del verde a quelle dell’azzurro nel giro di pochi chilometri.
E’ ricca di cultura, è terra di buon cibo.
Il popolo sardo è riservato, fiero, lavoratore e tanto accogliente.
Questo è il mio primo articolo a lei dedicato e spero possiate immaginare, leggendo, di essere là a cavalcare le onde in mezzo al mare visitando le spiagge di Baunei in gommone.
Una partenza avventurosa
E’ mattino presto ed Arbatax è deserta.
Parcheggiamo l’auto nei pressi del porto turistico che invece pullula di coppie, famiglie e gruppi temerari.
Andrea, lo skipper a cui toccherà sopportarci per una giornata intera, ci aspetta paziente sulla banchina e ci presenta il nostro “cavallo da corsa” per un giorno.
Mia mamma è già sull’orlo dell’esaurimento e si chiede se mai torneremo indietro intere; io sono decisamente più fiduciosa e le allungo il foulard da mettere al collo perchè pensa di aver freddo. Le mamme!
Il gommone viene messo in moto e piano piano usciamo da porto di Arbatax dirigendoci verso nord.
Una coppia di gabbiani vola sulle nostre teste osservandoci: non capiamo se sia da intendere come “buon viaggio” o “abbiamo fame”.
Il sole si alza piano piano all’orizzonte e in effetti tira una brezza freschissima. Alla nostra sinistra la Spiaggia di Riva di Ponente si estende in tutta la sua infinita lunghezza, costeggiando una distesa di pini.
Alla nostra destra l’Isolotto di Ogliastra saluta il giorno tutto imbiancato. Tanti gabbiani sono appollaiati e svolazzano sulle rocce: subito capiamo che quella non è neve ma qualcos’altro! Una piccola casetta sbuca sull’isolotto dalla vegetazione mediterranea: lì è vissuto fino alla fine del Novecento un agricoltore con i suoi animali. Penso a come potrebbe essere trascorrere là vita lì, in pace.
Costeggiamo poi Pedra Longa, blocco calcareo dolomitico che ci osserva imponente dalla costa. Andrea ci racconta che quel costone di roccia si è in realtà staccato in un’epoca lontana dalla falesia circostante, finendo in mare e svettando.
Davanti a noi c’è solo il mare che si estende a perdita d’occhio, infrangendosi con le sue onde sulle alte rocce della costa.
Sento che sarà una giornata stupenda.
Due parole su Baunei
Baunei è un comune italiano della provincia di Nuoro, in piena Ogliastra.
Il suo territorio è costituito prevalentemente da roccia calcarea, ben visibile anche sulla costa, da cui si formano calette, piccoli canyon, rupi e falesie.
Le sue spiagge, che fanno quindi parte del Golfo di Orosei, sono raggiungibili percorrendo lunghe mulattiere o via mare: noi abbiamo scelto quest’ultima opzione.
Eccole qui elencate:
- Cala Goloritzé
- Spiaggia degli Innamorati
- Cala dei Gabbiani
- Cala Mariolu
- Piscine di Venere
- Cala Biriola
- Cala Sisine
- Cala Luna
La nostra visita alle spiagge
Il nostro sguardo non riesce a staccarsi dalle mille sfumature di blu sotto di noi. Il sole è tiepido, sono le 10 del mattino e il gommone prende velocità in mare aperto.
Cala Goloritzè
La prima spiaggia che visitiamo è Cala Goloritzé. Piccola, candida, incastonata nella falesia come una pietra preziosa.
Dichiarata monumento naturale della Sardegna nel 1993 e monumento nazionale nel 1995, è raggiungibile a nuoto o percorrendo l’altopiano del Golgo attraverso un sentiero per circa un’ora e mezza. L’arenile è costituito da sabbia e sassolini bianchi.
Niente mi vieta di fare un tuffetto.
Spiaggia degli Innamorati
Qui ci limitiamo ad ammirare questa perla da lontano, una piccola cala dalla sabbia bianchissima e quasi abbagliante: la Spiaggia degli Innamorati.
Spiaggia dei Gabbiani
E’ qui che mi innamoro del mare di Orosei.
Voi come immaginate il paradiso? Io così.
Il gommone ci accompagna a riva. I sassolini sono quasi abbaglianti e falesia bianchissima sembra schiacciarci.
Onestamente non posso descrivervi le sensazioni che provo a nuotare qui, a osservare ciò che mi circonda.
Questa è la Spiaggia dei Gabbiani.
Cala Sisine
Ecco Cala Sisine.
Non è altro che la foce di un piccolo torrente che nasce dall’altopiano del Golgo e in inverno riesce ad arrivare sino a riva e gettarsi in mare.
Andrea ci accompagna sull’arenile composto da tanti sassolini chiari. Poco avanti un piccolo chioschetto di bibite, unico segnale di civiltà in mezzo alla natura. Oleandri, un esteso canneto, una casetta abbandonata, rocce alte a formare un vero e proprio canyon.
Improvvisamente ascolto in lontananza il suono di tanti campanacci sempre più vicini: tante capre sbucano dalla fitta vegetazione.
Zampettano qua e là, arrampicandosi. Sono sole ma conoscono la strada. Brucano erba sui massi e vengono a salutare noi turisti, forse nella speranza di ricevere un contentino. Notano che non c’è trippa per gatti e si avviano lentamente verso la macchia mediterranea che le inghiotte rapidamente.
Cala Luna
Ricordate i mitici Giancarlo Giannini e Mariangela Melato in “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”?
Il film fu girato proprio qui, a Cala Luna.
Lo scenario è sempre lo stesso ma non stanca mai: fondale bianco, acqua cristallina e vegetazione fra le falesie bianche alle nostre spalle.
A forma di mezzaluna, Cala Luna è considerata una fra le spiagge più suggestive dell’Ogliastra, per la ricchezza del paesaggio che la abbraccia e per il colore del suo mare.
Il ritorno fra le onde
Il ritorno a casa è mozzafiato: saltiamo fra le onde increspate dal vento per due ore. Un attimo prima temiamo di volare via, un attimo dopo il mare ci culla fra le sue braccia.
Andrea intanto ride: si vede che non siamo nate al mare!
Arriviamo al porto un pò rotte ma piene di emozioni, piene di tutto!
Consigli pratici
La nostra prima intenzione è stata quella di partecipare ad una gita in gommone di gruppo per abbassare un pò i costi.
Valutando però le varie esigenze, siamo giunte alla conclusione che, pur pagando di più, avremmo avuto un servizio molto più accurato e adatto alle nostre richieste.
Per visitare le spiagge di Baunei in gommone, consiglio di rivolgervi alla compagnia Velamare Arbatax che ha saputo soddisfarci pienamente. Ringrazio particolarmente Maria Vittoria e Andrea per la pazienza!
- Portate da casa borsa frigo con provviste, tanta crema solare, cambi, scarpette da scoglio, teli da mare.
- Sulle spiagge che potete visitare, potrete stare quanto vorrete. Sarete voi ad accordarvi con lo skipper sull’orario in cui vi verrà a prelevare.
- Fra le spiagge visitabili potrete decidere di sostare in tutte o solo in alcune: la scelta sta sempre a voi. Chiedete consiglio al vostro skipper che è esperto della zona!
- Ricordate che alcune spiagge sono raggiungibili solo a nuoto poichè non è possibile l’attracco a riva. Lo skipper vi avviserà.
- La compagnia fornirà gli ombrelloni da piantare in spiaggia, se graditi.
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Alla prossima!
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