Questo è uno dei romanzi più strani e allo stesso tempo umani che abbia mai avuto occasione di leggere.
Poche pagine racchiudono tanto calore e umorismo da farvi spesso sorridere!
Leggete qui sotto una nuova recensione: Bar Sport di Stefano Benni.
Informazioni editoriali
Titolo: Bar Sport
Autore: Stefano Benni
Pagine: 129
Prezzo cartaceo: da 4 a 8 euro circa (Feltrinelli editore)
Prezzo ebook: 10 euro circa
Trama
I bar italiani non sono tutti uguali.
Ci sono quelli classici, poi c’è il Bar Sport.
Prima di tutto, al Bar Sport non si va per mangiare: le paste nella bacheca sono puramente ornamentali.
Infatti il Bar Sport, per essere frequentato, deve avere come minimo una serie di attrazioni: il flipper, il calcetto, il biliardo, carte da gioco, il telefono a gettoni e così via. Il cibo poco importa.
Bar Sport è uno specchio della realtà provinciale italiana degli anni ’70-80. C’è il telefono a gettoni e la lira.
Al Bar Sport emergono i pregi e i difetti degli italiani riuniti al bar, luogo di aggregazione, i loro vizi, manie e ossessioni.
Al Bar Sport si raccontano imprese strane ed eccezionali: c’è il ciclista che riesce a terminare le gare con le gomme bucate o il calciatore che con una pallonata abbatte la sagrestia della chiesa.
Il Bar Sport diventa il simbolo di tutti i bar del paese e gli avventori rispecchiano l’italiano di ogni classe sociale.
Cosa ne penso
Inizialmente un po’ dubbiosa su ciò che stessi leggendo, mi sono innamorata lentamente di questa chicca di romanzo.
Il libro sembra leggero; in realtà queste 129 pagine vanno fatte decantare un po’ alla volta poiché in molti tratti l’umorismo è parecchio spiccato.
Benni racconta la realtà degli anni ’70 e ’80, da me vista attraverso gli occhi di genitori e nonni.
Lo fa in modo ironico e sagace, senza offendere mai nessuno; eppure la critica è aspra e colpisce sempre nel segno, facendo capire come in più di 40 anni non sia cambiato quasi nulla.
Ho trovato il racconto molto emozionante e vivo, alla portata di tutti.
Il linguaggio usato è molto semplice.
Le descrizioni dei luoghi e dei personaggi sono così minuziose da immedesimarsi spesso in uno dei protagonisti che vengono subito riconosciuti grazie alle loro caratteristiche.
-Il “tennico”: (con due n) è in origine tecnico calcistico. Gran ficcanaso, si definisce intellettualmente superiore a tutti gli altri suoi compagni di baldoria.
– Il “Professore”: spesso ci si rivolge a lui per stabilire la pace in seguito ad una discussione.
– Il “Cinno”: questa tipica espressione bolognese identifica il giovanotto del bar, i cui genitori sono disperati perché ha deciso di smettere di studiare e lavorare come fattorino.
– Il “nonno da bar”: è sempre in solitaria e guarda la tv. Non partecipa mai ai dibattiti calcistici.
– Il “playboy da bar”: frequenta il bar a giorni alterni. Quando non è lì si trova in giro a fare conquiste.
L’autore ama l’Italia ma giudica in maniera oggettiva le sue mancanze.
Nessuno è escluso: tutti passano per la penna sarcastica e pungente dello scrittore.
Credo che il romanzo possa essere uno spunto per i giovani per conoscere le peculiarità della società secolo scorso.
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Alla prossima!
2 risposte
Uno dei miei autori preferiti, ti consiglio Achille piè veloce, il libro che mi ha fatto innamorare di questo autore grazie a un’illuminata prof in prima liceo!
Stefania perdonami se rispondo così in ritardo! Terrò sicuramente in considerazione il titolo che mi hai consigliato!