Da buongustaia quale sono, ho deciso di inaugurare la carrellata di contenuti a tema brasiliano con un articolo del tutto culinario, consigliandovi cosa mangiare in Brasile!
C’è da dire che, essendo il Brasile enorme, ogni zona ha le sue specialità. Ho visitato Salvador de Bahia a nord e Rio de Janeiro più a sud, perciò descriverò in particolare i piatti tipici di questi due stati.
Un mix di influenze da tutto il mondo
Durante le mie due settimane di viaggio ho avuto modo di comprendere che la cucina brasiliana che conosciamo oggi sia il risultato di molte influenze culturali e contaminazioni gastronomiche (sudamericane, europee e addirittura africane) che nel tempo hanno subito un’evoluzione grazie alle abitudini locali. Ciò ha dato origine ad una serie di piatti tipici.
La vastità del territorio brasiliano favorisce una moltitudine di specialità.
Nel nord del Paese, ad esempio, sono molto diffusi carne essiccata e pesce, il sud è invece famoso per offrire infinite varietà di spiedini di carne alla brace.
La cucina brasiliana è tendenzialmente proteica ma ho scoperto con piacere l’abilità dei locals nel realizzare anche prodotti da forno di tutto rispetto, sia dolci che salati.
Leggete nel dettaglio cosa ho mangiato!
Frutta e verdura a volontà
Ciò di cui ho proprio sentito la mancanza una volta rientrata in Italia è stata la quantità esorbitante di frutta e verdura di tutti i tipi che ho avuto modo di mangiare, sia che fosse intera che sotto forma di succo.
Ho avuto modo di conoscere frutti che mai avevo visto prima e che soprattutto è impossibile reperire in Europa!
Cosa mangiare a Salvador de Bahia
Riso in tutte le salse
Considerate che in Brasile non è mai servito il pane ad accompagnamento dei piatti. Questo viene infatti rimpiazzato dal riso che risulta un valido sostituto, completamente scondito o lievemente aromatizzato.
Il riso è il carboidrato alla base dei piatti unici.
Moqueca
La moqueca bahiana è un vero e proprio stufato di pesce (o più raramente carne) e verdure.
Tra i piatti che ho provato devo dire che questo li batte tutti!
La moqueca si distingue per la forte influenza della tradizione culinaria africana indigena: il termine “moqueca” deriva infatti dalla parola “muquém” che in lingua indigena significa “disidratatore”, con riferimento alla griglia di legno usata dagli indios per cucinare manioca, patate ed essiccare la carne.
I pesci più usati per realizzare la moqueca sono il merluzzo, la platessa, il pesce spada e i gamberi.
Le verdure che troviamo più spesso nella zuppa sono i peperoni e i pomodori.
Il pesce, dopo essere stato marinato nel condimento di verdure e spezie (coriandolo e pepe), viene cucinato a fuoco lento con l’aggiunta di latte di cocco e olio di palma (chiamata Dendé).
Lo stufato viene di solito servito bollente e accompagnato da riso e farofa.
Se volete segnarvi un posto in cui mangiare una moqueca spaziale, il Restaurante Tropicalia (cliccate qui per visitare la pagina Instagram) di Salvador de Bahia fa proprio per voi: non ve ne pentirete!
Farofa
La farofa è un contorno da accompagnare solitamente a secondi di carne o pesce.
L’ingrediente principale della farofa è la farina di manioca, un tubero da cui si ricava la tapioca, fecola granulosa il cui uso è simile a quello della fecola di patata.
La farofa viene solitamente tostata in un grasso (burro, margarina o olio) oppure nel soffritto di cipolla e ad essa vengono aggiunti altri ingredienti per insaporirla come trippa, pancetta, salsiccia e cavolo.
Nonostante sia ricca di ingredienti, risulta al palato molto delicata ed ottima da accompagnare anche al riso meno saporito.
Feijoada
Tradotto in italiano “fagiolata”, la feijoada ha origini fuori dai confini brasiliani, probabilmente portoghesi, nonostante sia il piatto forse più rappresentativo della cucina del Paese.
Secondo la tradizione, la feijoada fu inventata dagli schiavi delle miniere e piantagioni sparse in tutto il Brasile: il loro pasto consisteva in fagioli e riso, a cui ogni tanto venivano aggiunti pezzi di carne.
In realtà le ipotesi più accreditate riconducono il piatto alla ricetta portoghese del territorio dell’Alto Douro.
In questo stufato di fagioli vengono appunto cotti i tagli “meno nobili” della carne del maiale.
La modifica che più risalta di questo piatto da parte del Brasile è l’utilizzo dei fagioli neri che in Europa non sono diffusi.
Sono rimasta un po’ delusa da questo piatto proprio perché molto “grasso” e pesante.
Acarajé e Abarà
L’acarajé è protagonista indiscussa dello street food bahiano.
Ha origini afrobrasiliane ed è servita dalle donne bahiane ambulanti che indossano i tipici costumi della tradizione.
Si tratta di una frittella il cui impasto contiene solitamente fagioli, sale, pepe e cipolla.
Questa viene poi farcita con un composto frullato a base di gamberetti, anacardi, latte di cocco, manioca, sale e pepe.
A me è stata servita con gamberi essiccati interi che uscivano da tutte le parti!
E’ stato un pò difficile mangiarla ma l’ho trovata gustosa.
L’abarà è invece la versione meno calorica dell’acarajé, in quanto il tutto (condimento e ingredienti principali) è cotto a vapore e frullato all’interno di una foglia di banana.
Pao delicia
Premetto che questa vera e propria delizia mi ha letteralmente conquistata. Il pao delicia è tipico esclusivamente dello stato della Bahia, farete perciò fatica a gustarlo altrove.
L’impasto di questo panino dolce è fatto col formaggio e sulla superficie è di solito distribuito un generoso strato di farina di cocco.
Ho avuto occasione di fare incetta di pao delicia a colazione in hotel.
Sul web potete trovare numerose ricette per riprodurlo!
Bolinhos de bacalhau
Questa delizia è una ricetta portoghese fortemente radicata in Brasile.
La crocchetta di baccalà può essere consumata come spuntino sostanzioso oppure come secondo piatto, in questo caso accompagnato da riso e verdure varie.
Platano fritto
Non sono molto amante dei fritti in generale ma questo snack, che si trova spesso anche nei ristoranti servito come secondo piatto, se cucinato bene può essere molto appetitoso!
Nonostante il platano sia molto simile alla banana come aspetto e forma, il suo sapore richiama più quello della patata: inoltre, il platano ha una consistenza molto più soda ed è perciò consigliato mangiarlo cotto.
Queijo coalho
Il queijo coalho o “formaggio di cagliata” è uno dei prodotti più tipici dell’entroterra nord-orientale brasiliano.
Il suo gusto, colore e consistenza dipendono dal grado di stagionatura.
Una delle sue peculiarità è la resistenza alle alte temperature. Questo gli consente di essere arrostito e venduto come spuntino sia per strada sia sulla spiaggia da simpatici grigliatori ambulanti che fanno a gara a chi ti fa il prezzo migliore.
Spesso viene cosparso di miele ed origano: una vera goduria!
Gelato di Açaí
L’Açaí (in italiano si pronuncia “assaì) è la bacca di un albero che cresce principalmente in Brasile.
Per secoli è stato elemento fondamentale della dieta locale, costituendo fino al 40% dell’apporto calorico giornaliero.
La moda ha portato questo frutto fino a noi ma il suo sapore autentico, che ricorda il mirtillo e il cioccolato fondente, può essere gustato solo oltreoceano!
Io l’ho mangiata sotto forma di gelato: ottimo!
Cachaça
Conosciuto come il nettare brasiliano per eccellenza, la Cachaça è un’acquavite ottenuta distillando il succo della canna da zucchero.
Il sapore della Cachaça tradizionale richiama quello della grappa e poi la si può bere aromatizzata in molti modi.
Potete sorseggiarla ovunque, da nord a sud del Paese, un bicchierino dopo l’altro!
Una bottiglia è venuta in Italia con me…
Agua de coco
Se avete il dubbio di rimanere disidratati sotto il sole cocente del Brasile, non disperate. L’agua de coco vi salverà!
Sorseggiata sulla spiaggia o per strada, ci ha salvato dal patire la sete e il caldo in molte situazioni.
Con pochi spicci il fresco succo della noce di cocco scende giù che è una meraviglia.
L’acqua di cocco è presente solo nelle noci di cocco ancora verdi che vengono servite dopo che vi si è praticato un foro sulla superficie inserendo una cannuccia.
L’acqua di cocco è una bevanda super diffusa: non avete problemi a trovare un ambulante che ve la venderà per strada, sulla spiaggia o vicino alle varie attrazioni di Salvador o Rio!
Cosa mangiare a Rio de Janeiro
Rio de Janeiro è enorme ma ovunque si posi lo sguardo non passano inosservati ristoranti, bistrot, bancarelle di street food, pub, venditori di cibo ambulanti, ristoranti etnici numerosissimi.
Ovunque potrete consumare un pasto fugace o sedere in tranquillità spendendo poco, a meno che non scegliate i ristoranti più esclusivi ma vi assicuro che per mangiare bene non ce n’è bisogno!
Pão de queijo
Il Pão de queijo è diventato ufficialmente la mia droga 2024. Sotto forma di piccole palline o più grosse pagnotte e servito caldo, questo delizioso snack è una vera e propria coccola per il palato.
Questa sorta di panino, prelibatezza del Minas Gerais, è diffusa oggi in tutto il Brasile.
Era la fine del ‘700 quando a Minas Gerais, a nord di Rio de Janeiro, l’agricoltura locale iniziò a specializzarsi nella produzione di latte e derivati.
A causa della sua distanza dall’oceano, lo stato di Minas Gerais consumava poca farina (che veniva importata via mare) ma vantava una vasta coltivazione di manioca contenente molto amido.
Il primo pane al formaggio fu quindi ottenuto mescolando il formaggio alla manioca e poi aggiungendo uova e latte per rendere più corposi il sapore e la consistenza.
Posso ufficialmente dire di aver fatto incetta di Pão de queijo durante la mia permanenza in Brasile.
Dadinhos di tapioca e coxinhas di pollo
Voi penserete che alla fine sono sempre gli stessi ingredienti che si vedono e rivedono sul piatto.
In parte sono d’accordo ma l’aspetto da non sottovalutare è certamente la “povertà” di questa cucina che scarseggia di materie prime ma è allo stesso tempo carica di gusto!
Abbiamo mangiato questi dadini di tapioca e coxinhas con ripieno di pollo in riva all’oceano sorseggiando acqua di cocco, in silenzio.
Cosa volere di più?
Omelette di tapioca
L’omelette di tapioca è un piatto tanto semplice quanto sublime!
Ereditata dalla cucina indigena è alla base dei principali pasti brasiliani. Può essere condita con ingredienti dolci o salati, un po’ come una crêpe nel resto del mondo.
Noi l’abbiamo gustata per cena, preparata da un brasiliano doc!
Biscoito Globo
Il biscotto Globo è tipico di Rio de Janeiro. Venduto ovunque, è realizzato con una farina molto fina che i brasiliani chiamano polvilho.
Esiste sia nella versione dolce che salata.
In fila per ore in attesa di prendere il tram che ci portasse a Santa Teresa, ne abbiamo fatto incetta!
Pastel
Ho appena scritto di non essere grande fan dei cibi fritti. Ecco, qui mi smentisco!
Il pastel è una sorta di fagottino sottilissimo, fritto e farcito solitamente con carne e formaggio. Può essere piccolo, servito anche come antipasto, oppure enorme in caso di vero e proprio pasto.
Potete gustare i pastel ovunque, anche in strada presso i venditori ambulanti.
Dolcetti e caramelle
Guardate un po’ cosa ho trovato curiosando nel reparto dolciumi di un supermercato…Il mio soprannome!
Ammetto anche che che il dolcetto fosse molto buono!
Ci siamo cascati
Per quanto i nostri palati siano stati pienamente soddisfatti, la sera prima di rientrare in Italia abbiamo ceduto ad un bel piatto di pasta: casa è casa!
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Alla prossima!
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