Come prendersi cura del ciclamino

cura del ciclamino

Il ciclamino è una pianta che si adatta molto bene alle condizioni climatiche e territoriali italiane, da nord a sud.
Come tutte le piante però, ha bisogno di qualche accortezza per essere cresciuta al meglio.
In queste righe leggerete vari spunti su come prendersi cura del ciclamino.

cura del ciclamino
Il mio ciclamino

Caratteristiche generali

Il ciclamino (o Cyclamen persicum) appartiene alla vasta famiglia delle Primulaceae e comprende una ventina di sottospecie.

La pianta è originaria dell’Asia Minore e delle zone ad est del Mediterraneo ma negli anni si è diffusa rapidamente in tutto il mondo per la sua elevata capacità di adattamento alle varie condizioni climatiche.

Il ciclamino nasce da un bulbo interrato.

E’ generalmente caratterizzato da foglie a forma di cuore e molto variegate, sia nei colori che nelle screziature da cui sono solcate.
I suoi fiori hanno petali lunghi e talvolta arricciati, di colore che può variare dal bianco al rosa intenso fino al viola. In molti casi i fiori del ciclamino hanno uno sviluppo molto lento e duraturo nei mesi che trionfa però in autunno.

Coltivazione e cura

La cura del ciclamino è semplice ma richiede alcune attenzioni: eccole di seguito.

Nonostante sia una pianta estremamente propensa ad adattarsi a qualsiasi condizione climatica, il ciclamino non ama il caldo eccessivo.
E’ quindi bene coltivarla, soprattutto durante la stagione estiva, in un luogo ombroso o semi ombroso (terrazzo riparato, zone del giardino all’ombra, etc).

Come la maggior parte delle piante, le sue foglie non sopportano il sole diretto. In natura infatti, il ciclamino selvatico cresce soprattutto nel sottobosco.

Il ciclamino tollera temperature rigide o molto rigide ma va comunque riparato dall’eccesso di brina in inverno per evitare la formazione di umidità nel terriccio e sulle foglie.
Ricordate che i ciclamini di dimensioni più grandi sono più sensibili e vivono meglio in appartamento, quelli più piccoli all’esterno.

L’annaffiatura del ciclamino deve avvenire senza lasciare ristagni d’acqua che va versata preferibilmente nel sottovaso, in modo che la pianta ne assorba la giusta quantità. L’eccesso va buttato via.

Il rinvaso è sempre poco necessario: questa pianta si adatta egregiamente a vasi di piccole dimensioni, dove il bulbo è protetto e richiede poca terra. Quest’ultima deve essere mista ad argilla per garantire il drenaggio dell’acqua in eccesso.

La concimazione deve avvenire generalmente ogni 10-15 giorni e preferibilmente non durante la fioritura.
Non esagerate con la quantità di concime: rischierete di bruciare la pianta!

Mano a mano che i fiori appassiscono, staccate i loro steli in corrispondenza del punto di inserzione col bulbo: così facendo favorirete uno sviluppo più rapido e ricco di infiorescenze.

Curiosità

Regalare un ciclamino è segno di buon augurio!

Ciclamino
Ciclamino, infiorescenze

Siete curiosi di leggere qualche curiosità su una pianta succulenta dal nome difficilissimo? Cliccate sul pulsante qui sotto!

Avete trovato l’articolo interessante? Se vi va condividetelo sui social, lasciate un commento ed iniziate a seguirmi.
Alla prossima!

Tabella dei Contenuti

Laura Bovi
Ho deciso di battezzare il mio piccolo mondo digitale con una combo dei soprannomi 
più simpatici attribuiti alla sottoscritta: uno richiama il nome, l’altro il cognome.
Ecco
chi sono: Laubibs. 
Condividi l'articolo
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *